lunedì 19 maggio 2014

Secondo mortecaneversario

canezChi l'avrebbe detto che ci sarebbe stato tanto entusiasmo a distanza di due anni dalla scomparsa della bestia?
Il Cane Nico (lo vedete in foto cosi' come e' ridotto oggi) desta ancora qualche incubo in chi l'ha visto e qualche bel ricordo soprattutto ci dicono nelle isole del sud Pacifico perche' li' nemmeno sanno sia mai esistito e tantomeno conosciuto e qualche nostalgia nelle due Coree unificate finalmente dall'idea che il cane andava finito in ben altro modo.
La sua tomba e' meta incessante di pellegrinaggi e desta parecchie soprese nei ricercatori che s'avventurano a visitarla. Pare che i flussi migratori degli uccelli abbiano subito pesanti modificazioni perche' migliaia di volatili ogni anno, si fermano o perlomeno stazionano qualche istante sulla terra sovrastante la bara, per deporre quanto piu' guano possibile. Non e' ancora stato stabilito se cio' sia per una specie di omaggio postumo o puro disprezzo, il fatto e' che ogni altro tipo di animale si avvicini al sepolcro, provi l'irrefrenabile bisogno di evacuarci sopra. Eppure malgrado la concimazione copiosa, sembra non cresca alcun tipo di erba, frutta e verdura, se escludiamo delle specie di vesciche floreali urticanti e maleodoranti, roba che faceva schifo persino nel pleistocene inferiore ma che nessuno si e' preso la briga di studiare, disgustati dalla cacate di animali e dalle piante bruttissime.
Rimarchiamo il fatto che il tempo non cancella il ricordo del Cane Nico, anzi l'orrore resta invariato nel tempo, vivido nella memoria come il puzzo che ci ha lasciato su vestiti e suppellettili.
Grazie per essere trapassato.

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